QUI MAPPANESE - Introdotta in società la figura del mental coach

Vincenzo Patti ricoprirà un ruolo tra i dilettanti ancora in una fase pionieristica: ecco le sue parole

La Mappanese si dimostra ancora una volta un passo avanti, precorrendo i tempi con l'introduzione della figura del “mental coach”. Questa carica, che nel calcio professionistico ha assunto un ruolo sempre più preponderante negli ultimi anni, è ancora in una fase pionieristica nelle categorie minori, ma non per questo il suo valore deve venir meno, come ci spiega Vincenzo Patti, il nuovo mental trainer della società biancorossa: 37 anni ed ex calciatore, tra le altre, di Mathi e Sportiva Nolese quando ne ha difeso i pali ai tempi d'oro di Eccellenza e Promozione, Patti è a capo di una società specializzata in formazione commerciale e manageriale e, adesso, proverà a trasmettere l'esperienza e le competenze maturate in ambito lavorativo anche ai tesserati della Mappanese, in un progetto che abbraccerà un po' tutti alla corte di Andrea Graneri, andando dai bambini già un po' più grandicelli della Scuola Calcio sino ai componenti della Prima Squadra, i quali saranno i primi, la prossima settimana, ad avere l'imprinting con gli insegnamenti di Patti.

«Circa una volta al mese terrò un incontro con le diverse squadre per aiutare i ragazzi a comprendere come gestire efficacemente le proprie risorse mentali – spiega il nuovo mental coach biancorosso –, questo nell'ottica di provare ad aumentare negli atleti la consapevolezza che, al di là delle mere caratteristiche tecniche e dello stato di forma fisica, sia altrettanto importante la giusta preparazione psichica. Per arrivare al top a un appuntamento sportivo, conta infatti moltissimo saper gestire adeguatamente le proprie emozioni, essere lucidi in ogni momento della gara e prepararla col giusto approccio mentale e, per arrivare a tutto ciò, esistono degli esercizi specifici che aiutano il corpo a migliorare attraverso il movimento fisico e la riproposizione di tutta una serie d'esercizi all'interno della propria mente. Proprio su questi ultimi aspetti e, grazie a questi incontri periodici, il mio ruolo consisterà nell'inculcare il più possibile questi concetti ai calciatori, sperando di poter aiutare la Mappanese, società nella quale ho tanti amici e di cui sono orgoglioso d'esserne entrato a fare parte, a crescere anche sotto il profilo psicologico».

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