Ulivieri: «Calcio italiano in crescita»

Dopo la bella vittoria dell'Under 21 sulla Spagna, Tuttosport ha sentito Renzo Ulivieri, che ha tenuto una lezione a Coverciano parlando proprio dell'esordio azzurro all'Europeo. «Il movimento calcistico italiano è in risalita, alla base c’è il lavoro dei tecnici e dei settori giovanili, anche dilettantistici. All’esterno si vede la punta dell’iceberg, poi c’è tutto un universo che gira intorno»

 

Renzo Ulivieri domenica sera era al Dall'Ara, per assistere al debutto nell'Europeo della nostra Under 21. «Ne ho giusto parlato alla lezione che ho tenuto a Coverciano, anche su quello che è successo in partita. All’inizio l’Italia era un po’ andata in difficoltà a livello di disposizione in campo perché non arrivavamo mai prima sul giro gioco loro. Ma abbiamo avuto la forza, e Di Biagio è stato bravo, di cambiare qualcosa». Il decano degli allenatori è fiducioso sul futuro azzurro: «E’ tutto un movimento che è in crescita, non solo gli allenatori: alla base c’è il lavoro dei tecnici e dei settori giovanili, anche dilettantistici. All’esterno si vede la punta dell’iceberg, poi c’è tutto un universo che gira intorno: la chiamata poi dei ragazzi nelle varie Nazionali è come una sorta di lavoro di rifinitura nel quale noi ci stiamo affinando». Ulivieri parla anche di Conte all'Inter, di Sarri alla Juventus e della prossima Serie A: «Secondo me diventerà interessante il prossimo campionato: i cambiamenti in panchina contribuiranno a portare interesse. Mi è spiaciuto per Gattuso e Spalletti: entrambi hanno svolto una lavoro straordinario. Speriamo che il divario non rimanga netto, perché una Serie A già decisa a gennaio non è un bene. Ma in questo gli allenatori non c’entrano: devono essere Lega Calcio e Governo a stabilire una diversa suddivisione delle risorse».

Sul numero di Tuttosport in edicola l'intervista integrale

 

 

 

 

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