Maradona: la storia di quella foto con Platini (che oggi è il poster di Tuttosport)

Salvatore Giglio era già uno dei più bravi fotografi sportivi e il direttore del Guerino gli aveva dato un incarico: «Voglio una foto di Maradona e Platini per rappresentare la lotta scudetto». Ecco come andò quell'avventura


TORINO - Quella foto ha una storia. Il poster che oggi è in regalo con l'edizione di Tuttosport in edicola riproduce uno scatto senza dubbio storico di Salvatore Giglio. Era la stagione 1985-86, il grande fotografo torinese lavorava per la Juventus e il Guerin Sportivo e la lotta scudetto era quanto mai aperta. Così alla 24ª giornata, il Napoli andava a Torino nella speranza di vincere e rimanere in corsa per il titolo, che vedeva coinvolta anche la Roma. «Giglio!», aveva tuonato il diretto del Guerino, Italo Cucci: «Mi raccomando per domenica, voglio una foto di Platini e Maradona insieme, perché, comunque finisca la partita, quella sarà la copertina del giornale. Sei in grado di fotografarli insieme?». Ovvio che sì, aveva risposto Giglio. Ma la missione si era rivelata più difficile del previsto. Racconta: «Un'opzione era immortalarli mentre uscivano dallo spogliatoio, ma non volevo quel tipo di foto. Sarebbe stata poco espressiva e, in ogni caso, avrebbe raccontato poco della sfida. Quindi mi ero messo pazientemente a seguire con l'obiettivo sia l'uno che l'altro, nella speranza che si incrociassero. Ma i ruoli li portavano in zone spesso lontane del campo e, alla fine del primo tempo, ero sconfortato: zero immagini scattate. Ma a un certo punto della ripresa si era finalmente presentata l'occasione: punizione dal limite per la Juventus, Platini sistema il pallone per batterla e, all'improvviso, giunge Maradona per dare consigli alla barriera del Napoli. Platini, quindi, aspetta con Diego al suo fianco che gesticola per muovere i compagni. Ecco spiegato quel gesto con le mani avanti».

LA FUGA A BOLOGNA - La partita era finita 1-1, il Napoli aveva perso la sua occasione per rientrare in corsa e la Juventus sembrava avviata verso il titolo (lo vincerà, effettivamente, ma non senza altre emozioni). Giglio aveva la foto nel rullino e, al fischio finale, era salito in macchina per volare a Bologna, nella redazione del Guerino. Parliamo di 34 anni fa e sembra un secolo: niente foto inviate via Internet, ma prima autostrada, poi sviluppo del rullino. «Giglio, hai fatto la foto?», aveva chiesto Cucci vedendo entrare il fotografo trafelato. «Mi lasci andare in camera oscura, direttore, poi le porto tutto», aveva risposto Giglio che oggi confessa: «Avevo un filo d'ansia, perché oggi è tutto facile, scatti e vedi il risultato, all'epoca fino al momento di sviluppare la foto non sapevi se l'immagine era perfetta. Fatto sta che mi metto lì con gli acidi e un po' di nervosismo. Quando le foto sono pronte, non ho neppure il coraggio di guardarle. Le faccio asciugare, le porto al direttore, le lascio sulla scrivania e me ne vado. Dopo un paio di minuti sento gridare: Gigliooo! E mi sono detto: qui ho combinato un casino». Invece Cucci lo aspetta con un sorriso e in mano la fotografia (quella che oggi vedete riprodotta nel poster di Tuttosport): «Eccola la copertina! E' perfetta, guardala: la resa di Maradona. Sei un genio». A distanza di 34 anni da quel scatto ci rimane un'immagine meravigliosa di due campioni, uno di fianco all'altro durante una grande partita, due fenomeni che si stimavano grandemente e che regalavano emozioni al pubblico di qualsiasi fede calcistica. E anche la testimonianza di un'età dell'oro del calcio mondiale, che era transitata nel nostro campionato.

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