Milan, con Rangnick al timone nel mercato si vola (ma solo low cost)

© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

Sia come allenatore che come dirigente, il tedesco non ha mai fatto acquisti sopra i 20 milioni. Keita unica eccezione, ma fu trattato da due squadre Red Bull. La cessione di Werner è il suo capolavoro

MILANO - Per riconoscere il talento ci vuole una sorta di vocazione. Andare a scovare chi può diventare un campione, pagarlo il giusto e poi rivenderlo a peso d’oro. E questa caratteristica, questo saper vedere il talento laddove gli altri non arrivano, ha fatto di Ralf Rangnick una sorta di guru che ha impressionato molto Gordon Singer, che nei contatti avuti nei mesi addietro con il manager tedesco, è arrivato preparato su quello che era il suo trascorso da allenatore ma, anche, da talent scout. Ed è anche per questo motivo che Elliott vuole affidare a Ralf la ricostruzione del Milan, con un metodo vincente e dall’alta sostenibilità economica. 

[[dugout:eyJrZXkiOiJrbk00QXhkSSIsInAiOiJ0dXR0b3Nwb3J0IiwicGwiOiIifQ==]]



La detonazione positiva del sistema-Rangnick la si è avuta quando è stato applicato all’interno della galassia Red Bull e, in particolar modo, con la scalata del Lipsia ai vertici del calcio tedesco (mal vista da diverse realtà storiche della Bundesliga). Con Ralf dietro la scrivania, ma anche da plenipotenziario tecnico, solo una volta sono stati spesi più di 20 milioni di euro per il cartellino di un calciatore. Si tratta del caso di Naby Keita, che venne prelevato dal Salisburgo per 30 milioni nell’estate del 2016. Ma fate ben attenzione, si tratta di un’operazione avvenuta all’interno di due squadre che fanno parte della stessa realtà, ovvero la Red Bull. Gli altri nomi che si possono scorrere nella top 10 dei suoi acquisti da responsabile dell’area tecnica, sono giocatori che oggi valgono molti soldi. Si va da Kampl preso a 20 milioni dal Bayer Leverkusen a Lookman costato 18 milioni dall’Everton a Bruma (15 milioni dal Galatasaray). Il crack economico, oltre a Keita, è stato sicuramente Timo Werner. Il nuovo attaccante del Chelsea, che i londinesi hanno preso pagando 50 milioni più bonus, era stato prelevato nel 2016 dallo Stoccarda per 14 milioni e se si considerano gli ammortamenti a bilancio, la plusvalenza è davvero spaventosa: 47,2 milioni. 

[[dugout:eyJrZXkiOiJlcjNQTTJlOSIsInAiOiJ0dXR0b3Nwb3J0IiwicGwiOiIifQ==]]

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport

Articoli correlati

Dalla home

Vai alla home

Commenti