Juve-Lione 2-1: Ronaldo non basta, Garcia ai quarti. Sarri ora rischia

© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

Sblocca Depay, poi la doppietta del fuoriclasse portoghese. Dybala entra nella ripresa e va ko dopo 13'

TORINO – Stavolta non basta un super Cristiano Ronaldo. La Juventus saluta la Champions in anticipo e adesso sembra segnato anche il futuro di Maurizio Sarri sulla panchina dei campioni d'Italia. La doppietta di CR7 (rigore e gran tiro dalla distanza) non è sufficiente per ribaltare la sconfitta di Lione e guadagnare l'accesso alla fase finale di Lisbona. Passano i francesi di Rudi Garcia, che in Portogallo se la vedranno con il Manchester City di Pep Guardiola. I bianconeri lasciano la competizione più importante agli ottavi e non senza polemiche e recriminazioni visto che dopo dieci minuti a complicare la missione rimonta ci ha pensato l'arbitro Zwayer inventandosi un rigore a dir poco fiscale.

BOTTA E RISPOSTA - Già, avvio thrilling per la Juventus. È il Lione a passare in vantaggio. L'arbitro indica il dischetto per un tocco fortuito di Bernardeschi su Aouar. Penalty confermato dal controllo audio col Var e trasformato da Depay con un cucchiaio glaciale. Doccia gelatissima per i bianconeri, che vedono la qualificazione lontana tre gol. Immediata la reazione. Prima Bernardeschi in slalom e poi Cristiano Ronaldo su punizione sfiorano l'1-1. I francesi tengono grazie alla solidità del trio difensivo Denayer-Marcelo-Marcal e ripartono in contropiede sfruttando la qualità di Aouar e la velocità di Depay e Toko-Ekambi, a sorpresa inizialmente preferito a Dembélé. Quando il primo tempo sembra ormai finito, la Juventus trova il pari. Protagonista ancora l'arbitro, che stavolta punisce in modo forse troppo fiscale un tocco in barriera col gomito di Depay. Cristiano Ronaldo spiazza il connazionale Lopes e riaccende le speranze della Juventus.

MISSILE CR7 - Nella ripresa i bianconeri alzano i giri del motore e il Lione, alla seconda partita ufficiale dopo il lockdown, arretra, affidandosi alla compatezza difensiva. Serve, infatti, un'altra prodezza di CR7 per sfondare il muro. Dopo un quarto d'ora della ripresa, Cristiano si inventa un missile di sinistro che non lascia scampo a Lopes, il quale pare veder partire il pallone in ritardo. La Juventus insiste spinta da Ronaldo, che di testa alza troppo il gol della possibile qualificazione. Sarri butta nella mischia anche Paulo Dybala, che però è costretto a uscire prima del novantesimo per il riacuttissarsi del problema alla coscia degli ultimi giorni. C'è tempo per un rigore inesistente reclamato dal Lione (non c'è il fallo di mano di Bonucci) e per l'arrembaggio bianconero. Tutto inutile.

JUVE-LIONE, TABELLINO E STATISTICHE

Articoli correlati

Dalla home

Vai alla home

Commenti