Lilla-Milan 1-1: Castillejo non basta, Pioli resta secondo nel girone di Europa League

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Dopo un primo tempo equilibrato, i rossoneri colpiscono a freddo in apertura di ripresa grazie al tap-in dello spagnolo su assist di Rebic, lanciato da uno splendido filtrante di Tonali. Bamba salva i francesi con un piattone destro al 65'

LILLA (Francia) - Il gol di Samu Castillejo in apertura di ripresa non basta al Milan per effettuare il controsorpasso ai danni del Lilla in vetta alla classifica del gruppo H dopo quattro giornate della fase a gironi di Europa League. I ragazzi di Pioli, sostituito da Bonera in panchina, sciupano due buone occasioni e, sul capovolgimento di fronte, pagano dazio sul piattone destro di Bamba (65'). I transalpini guidano con 8 punti, i rossoneri inseguono a -1 e lo Sparta Praga a -2, fanalino di coda il Celtic a quota 1.

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Le scelte di Pioli

Privo di Ibrahimovic, Leao Saelemaekers, oltre a Musacchio, perfettamente ristabilito ma non ancora al top della condizione fisica, Stefano Pioli, sostituito in panchina da Bonera, sfida il Lilla (nuova capolista del gruppo H di Europa League dopo il 3-0 del Meazza) con il consueto 4-2-3-1: tra i pali c'è Donnarumma, protetto dalla coppia di centrali Gabbia-Kjaer e dai terzini Diogo Dalot Theo Hernandez. Chance a centrocampo per Tonali, affiancato da Bennacer, mentre Samu Castillejo, Hakan Calhanoglu ed Hauge agiscono alle spalle del terminale offensivo Rebic

Hauge sciupa, Donnarumma decisivo

Il Milan non pensa alle assenze, né alla batosta presa a San Siro nell'ultimo turno, e si approccia al match con personalità, prendendo in mano le redini del gioco sin dalle prime battute. La prima potenziale chance capita sui piedi di Rebic, ben pescato dal filtrante di Calhanoglu, ma è decisiva la chiusura di Botman (7'), è quindi ancora il centravanti croato a provare a pungere, trovando però la presa sicura di Maignan (10'). Tonali perde un pallone sanguinoso, per sua fortuna senza conseguenze, poi si riscatta costringendo Pied a spendere un giallo: è una fase bloccata della partita e lo stadio semi-vuoto amplifica le urla provenienti dalle due panchine. L'occasione più clamorosa del primo tempo arriva al 24' ed è a tinte rossonere: Calhanoglu lancia Hauge in un tre contro uno, la difesa del Lilla arranca, ma il norvegese sbaglia la misura del passaggio in mezzo, scatenando la frustrazione di Rebic. Dopo l'ammonizione rimediata da Xeka ed un'incursione di Castillejo contenuta dalla retroguardia transalpina, i padroni di casa si accendono nel finale, col doppio tentativo di Araujo respinto da Donnarumma (37' e 42') e col tiro fuori misura di Yazici (39'). Pochi istanti prima del duplice fischio, finisce sul taccuino dell'arbitro anche Bennacer.

Bamba risponde a Castillejo

Pronti, via e il Milan colpisce a freddo: gran palla in verticale di TonaliRebic s'invola verso la porta di Maignan, finta il tiro, poi regala il facile tap-in a Castillejo che vale l'1-0 e il momentaneo sorpasso in classifica. La mazzata pungola l'orgoglio del Lilla, che si riversa in attacco rabbiosamente, e i rossoneri hanno l'occasione di chiudere i conti al 55', ma il mancino di Calhanoglu s'infrange sull'esterno della rete. Il turco-tedesco, claudicante, fa spazio a Brahim Diaz, che fa il suo ingresso in campo insieme al baby Colombo, che rileva Rebic (61'): allo spagnolo scuola Real servono appena 120 secondi per mettersi in luce con una splendida serpentina, poi allarga col mancino per Hauge che, da ottima posizione, non trova compagni nel cuore dell'area. Sugli sviluppi dell'azione, termina in curva la sassata di Theo Hernandez. Il Milan sembra in totale controllo della gara ma, come un fulmine a ciel sereno, arriva il pari dei padroni di casa: è il 66' quando, da una rimessa laterale, una combinazione tutta di prima tra Araujo David libera al tiro Bamba dal limite, il cui destro non lascia scampo a Donnarumma. Il pari francese altera gli equilibri, le squadre si allungano e soventi sono i contropiedi da una parte e dall'altra: Soumaré spende un giallo su CastillejoBrahim Diaz vanifica una bella discesa, Pied si arrende ad un mal di stomaco, sostituito dall'ex Djalo, passato al Lilla nell'ambito dell'affare Leao, mentre Krunic rileva Hauge. La voglia di vincere fa lentamente spazio alla paura di perdere, rendendo di fatto il finale di gara una lenta attesa del triplice fischio dell'arbitro: le ultime "emozioni" le regala Diaz con un fallaccio che gli costa un'inevitabile ammonizione.

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