Golden Girl, brillano luminose le future stelle del calcio in rosa

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Nel primo anno il premio è stato vinto dalla juventina Benedetta Glionna. Ora stiamo per scoprire chi tra le 24 finaliste si aggiudicherà la seconda edizione

L'European Golden Boy è il fiore all'occhiello di Tuttosport: dal 2003 premia il miglior Under 21 che gioca in un campionato europeo. Dal 2018 lo sguardo si è doverosamente (e giustamente) allargato anche al campo femminile, un settore che sta vivendo una crescita vorticosa a livello tecnico e nell'interesse dei tifosi. Se in paesi come gli Stati Uniti, quelli del nord Europa e nella vicina Francia si tratta di una tradizione consolidata, in Italia la popolarità del calcio in versione donna ha fatto passi da gigante nelle ultime due stagioni. Da quando la Juventus ha deciso di investire nel settore, affiancando realtà solide come la Fiorentina e seguita la passata stagione da Roma e Milan. E da quando, nell'annata appena conclusa, le ragazze hanno goduto di un importante palcoscenico televisivo grazie alla dirette domenicali di Sky.

La prima edizione dell'European Golden Girl si è colorata di bianconero, con il riconoscimento andato a Benedetta Glionna, attaccante del gruppo allenato da Rita Guarino. Ora i giurati di Tuttosport sono già all'opera per individuare chi sarà la giocatrice nata dopo il primo gennaio 1999 cui assegnare il riconoscimento nel 2019. E anche se molte di loro al momento non giocano in Europa, la Coppa del Mondo si rivela un interessante bacino dove andare a scovare talenti al femminile. In questa edizione sono 35 le Under 21 disseminate tra le 24 finaliste del torneo. Di alcune abbiamo già scoperto la bravura. Come quella di Ellie Carpenter, laterale destro dell'Australia. Diciannove anni compiuti il 21 aprile, come la gran parte delle connazionali gioca negli Stati Uniti, nei Porland Thorns, dove è diventata presto la più giovane debuttante e marcatrice (a 18 anni e 22 giorni) della National Women's Soccer League. Dinamismo e talento, uniti a una buona tecnica individuale, ne hanno fatto un costante pericolo contro l'Italia: dalla sua zona di competenza sono arrivati i pericoli maggiori per le azzurre. Australia che presenta anche la giocatrice più giovane del torneo, l'attaccante Mary Fowler, 16 anni il 14 febbraio. E oggi l'Italia troverà un'altra Under 21 sulla sua strada. Parliamo di Sydney Schneider, portiere che ha scelto la Giamaica, terra dei nonni: avrebbe potuto infatti essere statunitense per via della madre oppure tedesca per le origini del padre. Negli Stati Uniti ci è comunque finita, ingaggiata dall'Unc Wilimington Seahawks nel 2017. Un'avventura, quella a stelle&strisce, che ha coinvolto altre due giovani compagne di Schneider, Judy Brown e Olufolasade Adamolekun, oppure la canadese Julia Grosso, finita in Texas. Diversa la scelta dell'altra canadese Jordyn Huitema, arrivata in Europa con il Paris Saint Germain con cui, a maggio, ha firmato un contratto quadriennale. E nella Germania occorre avere un occhio di riguardo per Giulia Gwinn, eclettica giocatrice del Friburgo. Si muove da centrocampista completa, preferibilmente di fascia. Si è presentata risolvendo con un suo gol il debutto inaspettatamente complicato contro la Cina: non male per una 19enne.

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