L'auto vuota del ministro Spadafora

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TORINO - Parafrasando Churchill - e Sir Winston ci perdoni l’inaudito accostamento - si potrebbe dire che ogniqualvolta davanti a uno stadio, a un palazzetto, a una piscina arrivi un’auto vuota, sempre ne discenda Spadafora. È sconcertante la condotta di questo ministro dello sport che incredibilmente attacca il più forte calciatore del mondo, riscuotendo il successo del moscerino alle prese con l’elefante. Un ministro che dopo il solito, arruffone Dpcm in materia di sport, scrive su Facebook: «Per fare un esempio, la squadra di una scuola calcio di giovanissimi o pulcini potrà continuare ad allenarsi, ma senza giocare partite». Naturalmente, la scuola calcio di giovanissimi non esiste: o è una scuola calcio o sono giovanissimi. E ancora: «Proseguono partite e gare sportive dilettantistiche a livello regionale e nazionale, mentre, per il livello provinciale proseguiranno gli allenamenti degli sport di squadra, ma solo in forma individuale». I giovanissimi possono essere sia provinciali sia regionali: i primi sono stati discriminati rispetto ai secondi, ma tutto questo Spadafora non lo sa. E chissà se lo sa che il Csi deve bloccare 628 campionati giovanili; che un milione di ragazzi e di ragazze restano senza partite; che fare sport non è un regalo, ma un diritto; che le nuove disposizioni, come dice Maurizio Casasco, presidente dei medici sportivi, «Hanno inventato il lockdown dello sport giovanile poiché non esiste un dato epidemiologico, scientifico, logico per fermare i giovani sportivi; aumenteranno l’obesità infantile e le patologie correlate». L’importante è chiedere ai presidenti un piano B o C perchè il ministro non sa se il campionato finirà e criticare Ronaldo sputando sentenze a priori che puzzano di trita demagogia. Intanto, la resa dei conti con il Cio si avvicina. Ci sarà da ridere. Se non ci fosse da piangere. 

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