Bölöni: "Ronaldo, il più forte del mondo"

© Marco Canoniero

L'allenatore che lo ha fatto esordire allo Sporting Lisbona racconta CR7 a Radio Punto Nuovo: "Il suo limite era quello di essere troppo egoista"

TORINO - "Per me è sempre stato tra i migliori il mondo". Laszlo Bölöni, allenatore dello Sporting Lisbona nell'anno in cui esordì Cristiano Ronaldo, racconta ai microfoni di Radio Punto Nuovo del campione portoghese: "Ognuno dirà la propria su questo, l'allenatore di Pelé dirà che è stato meglio Pelé, quello di Maradona dirà che è stato meglio Maradona, e così via. L’importante è che tutti continuiamo a goderci questi grandi talenti della storia del calcio".

I tempi di Cristiano Ronaldo allo Sporting

L'esordio del lusitano con la maglia dello Sporting Lisbona arriva durante una gara contro l'Inter, valevole per il terzo turno preliminare della Champions League 2002-2003. "Le persone che lo conoscono e lo seguono da tempo - ha proseguito Bölöni nella chiacchierata con Umberto Chiariello - mi dicono che per lui sia stata una grossa soddisfazione. Quando lo vidi in allenamento mi sembrava pronto. Anche se era un ragazzino, aveva già delle ottime qualità. Capì subito che aveva le carte in regola per diventare uno dei migliori al mondo. E' sempre stato un ottimo giocatore, già completo a quell’età. E’ sempre stato un grande lavoratore, dando il massimo in allenamento durante la settimana. Ha sempre dimostrato grande voglia e felicità nel lavorare duro, e non gli sono mai mancate grandi qualità individuali, ma a volte era troppo egoista. Puntava sul proprio dribbling, anche troppo, e a volte finiva con il giocare solo per sé stesso e per il pubblico. Gli spiegai che in campo poteva essere libero, ma senza strafare o non collaborare con i compagni. Il gioco di squadra è alla base di questo sport. Quasi subito, già durante gli allenamenti venivano fuori la sua predisposizione al lavoro e le sue grandi capacità".

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