Lazio-Juve, la moviola: Acerbi e Luiz Felipe rischiano grosso

© Bartoletti

Giusta l'espulsione di Cuadrado e il rigore

Due episodi cruciali di Lazio-Juventus: al 67’ Cuadrado atterra Lazzari lanciato a rete, Fabbri estrae il cartellino giallo ma viene richiamato dal Var e cambia la decisione. Il colombiano viene espulso perché l’azione è considerata una chiara occasione da gol. Dieci minuti dopo contatto tra Szczesny e Correa: giusto il rigore e il giallo al portiere. Già a fine primo tempo era intervenuto il Var sul contatto (tackle scivolato) tra Can e Leiva in area bianconera: in quel caso confermata la decisione di Fabbri, solo angolo. Il primo cartellino giallo al 7’: ammonito giusta di Luis Alberto perché protesta per il fallo fischiato a Lulic che atterra Cuadrado.

Quattro minuti dopo altro giallo ineccepibile: tocca a Pjanic - già diffidato - per la trattenuta a Lazzari. Sbaglia, invece, Fabbri al 23’ quando non fischia il fallo ad Acerbi per un pestone sulla caviglia di Ronaldo. Ci poteva stare invece al 28’ un rigore per la Lazio: Immobile cade in area dopo un contatto (mano sulla spalle) di Cuadrado, giudicato regolare dall’arbitro. Corretta la decisione sullo sgambetto di Bentancur ai danni di Correa: il fallo è fuori area. Giusta l’ammonizione al 37’ di Dybala per un entrata in scivolata su Lazzari.Nella ripresa Fabbri sbaglia quando non fischia un fallaccio di Luiz Felipe ai danni di Matuidi: il laziale meritava almeno il giallo. Giuste le ammonizioni di Lazzari (fallo su Alex Sandro), Leiva (gamba alta su Pjanic), Caicedo (s’è tolto la maglia dopo il gol). 

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