Capello: "Sarri, ecco il suo doppio segreto"

L'ex tecnico dà ragione a De Ligt: "Sì, è la via italiana al modello olandese. Ha una mentalità offensiva e si sa adattare ai calciatori"

«Se lo dice De Ligt, che ha giocato in Olanda e adesso viene allenato da Sarri, chi sono io per contraddirlo? Bisogna credergli»: Fabio Capello non mette in discussione l’affermazione del giovane difensore della Juventus che, nell’intervista esclusiva a Tuttosport, ha sottolineato come il tecnico bianconero sia «la via italiana al calcio totale degli olandesi». Però fa delle precisazioni e va anche oltre: «Non metterei soltanto questa etichetta a Sarri, che non è l’unico ad avere tale concezione di calcio». Non fa il nome di altri allenatori italiani “all’olandese”, ma si sofferma sulle caratteristiche di Sarri. «Io l’ho visto allenare anche nella stagione in Inghilterra ed è un tecnico che è capace ad adattarsi in base ai giocatori che in quel momento ha a disposizione. Sia ben chiaro, lo ritengo un approccio assai intelligente». Ed è lo stesso approccio che Sarri ha adottato quest’anno nella sua prima stagione alla Juventus: unire la sua idea di gioco al materiale umano che ha tra le mani. Non soltanto calcio spettacolo, quindi, ma anche una visione assai pragmatica del gioco, che rispecchia l’idea di allenatore che ha Capello.

Quando allenava, Don Fabio riusciva a raccogliere il massimo dalla sua squadra con abnegazione e disciplina privilegiando la vittoria allo show. Non a caso, nel biennio alla guida della Juventus, quella formazione vinceva perché era tremendamente concreta e solida piuttosto che bella. «Ma Sarri ha una mentalità offensiva e vincente», tiene a sottolineare Capello. Del resto, Sarri ha dimostrato sulla panchina del Napoli che si può praticare un calcio bello e propositivo, più europeo, alternativo al pragmatismo italiano legato solo al risultato. Ed è questo, a conti fatti, il motivo per cui lo hanno scelto i dirigenti bianconeri decisi com’erano a dare una scossa all’ambiente.

Paragoni

Prima di De Ligt era stato lo stesso tecnico toscano, ai tempi tecnico del Napoli, nel 2018, a tirare in ballo il calcio olandese: «Ci sono squadre che segnano un periodo. Se si domandasse a una persona degli Anni ’70 chi ha vinto il Mondiale, pochi saprebbero la risposta esatta: in quell’epoca la squadra più ricordata è l’Olanda. Gli Anni ’70 sono dell’Olanda, non di chi ha vinto. Qui al Napoli speriamo di fare questo: magari vincendo anche qualcosa». Ebbene, in azzurro Sarri non ha vinto ma effettivamente il suo calcio è diventato modello apprezzato dai colleghi anche stranieri. Le vittorie sono poi arrivate al Chelsea: l’Europa League.

Leggi l'articolo completo su TuttoSport

Articoli correlati

Dalla home

Vai alla home

Commenti