Pirlo-Juve, la società lo appoggia. Il progetto è condiviso

Da Agnelli a Paratici: tutti con il tecnico. Il club bianconero è sempre stato consapevole delle difficoltà che l’allenatore avrebbe incontrato

TORINO - Il giorno dopo la sconfitta con il Barcellona non è stato poi così diverso dagli altri. Impossibile sostenere che in società si aspettassero il ko in automatico, non che la Juventus avrebbe avuto difficoltà a fronteggiare i blaugrana, per altro in una fase della stagione in cui il nuovo progetto sta prendendo forma. Di sicuro, se alla vigilia Andrea Pirlo voleva capire quali altezze avesse raggiunto la sua squadra non ha avuto risposte completamente soddisfacenti: i bianconeri, ora, non sono al livello di Leo Messi e compagni. Però alla Continassa nessuno se ne fa un cruccio, non c’è preoccupazione in vista del prossimo futuro nell’arco di una stagione bizzarra per tutti, a maggior ragione per chi ha cambiato completamente filosofia di vita. Non solo innestando giocatori più giovani e abbassando l’età media, ma dando fiducia a un allenatore sì alla prima esperienza, però dalle idee chiarissime e che ha evidentemente bisogno di tempo per inculcarle nel gruppo. Il rischio è calcolato, all’eventualità di perdere lo scudetto dopo nove anni e smarrirsi ancora lungo il percorso Champions nessuno vuole pensare, ma occhio a processi e accuse. E’ nel dna della Juventus risollevarsi specialmente quando tutto le gira contro.

«Il mondo non vede l’ora di commentare le nostre sconfitte»: era la sensazione manifestata dal presidente Andrea Agnelli a metà ottobre, il giorno dell’assemblea degli azionisti. Il Barcellona ha accontentato i critici evidenziando tutte le pecche di una Juventus ancorata su antiche, quanto assenti, certezze - i campioni ora ai box, oltre al ritrovato Alvaro Morata - e sulla necessità di risolvere i tipici problemi in cui può incepparsi una rosa inesperta, dunque da forgiare sotto il profilo caratteriale. La società è perfettamente consapevole di tutto, perciò inutile crogiolarsi nell’illusione di un faccia a faccia avuto ieri con l’allenatore.

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