Senza Cuadrado che Juve sarà?

Oggi a Benevento il colombiano dovrebbe riposare: toccherà a Chiesa provare a sostituirlo con le sue accelerazioni sulla fascia. Le altre novità di formazione: ballottaggio Kulusevski/Ramsey

BENEVENTO - Senza Cristiano Ronaldo la Juventus perde tantissimo, spesso tutto, come quando il portoghese decide di vincere le partite da solo (promemoria più recente: il 2-0 del 21 novembre al Cagliari). Con Alvaro Morata e Paulo Dybala in attacco, invece, la Juventus non ha certezze assolute a causa del mancato affiatamento di una coppia che dopo i buoni riscontri della stagione 2015-16 deve ritrovare l'antico feeling. Anche solo per un giorno, s'intende, come oggi al Vigorito di Benevento. Ma tra le note che destano curiosità in vista della partita al via alle 18 c'è anche la Juventus senza Juan Cuadrado. Un'eccezionalità allo stato puro, considerato che prima del duello odierno il colombiano con 908 minuti è il più utilizzato da Andrea Pirlo alle spalle dell'immarcescibile Danilo. L'ex Vespa dei tempi fiorentini resterà medaglia d'argento anche oggi all'ora di cena, che venga o meno inserito dal tecnico in corso d'opera.

UOMO OVUNQUE - Undici presenze su 11 tra campionato e Champions League, con un'unica gara iniziata in panchina: Crotone, 17 ottobre. Ma anche in Calabria la Juve non riuscì a fare a meno di Cuadrado, che diede vivacità alla mezz'ora finale dei bianconeri pur non incidendo sul risultato di parità. Da aggiungere nel conto, naturalmente, anche le partite giocate con i Cafeteros colombiani, incluse le ultime due che sotto il profilo psicologico avrebbero potuto stendere chiunque per via dei nove gol presi da Uruguay ed Ecuador. Non hanno fatto neanche il solletico al terzino/ala/esterno, sempre più idolo in patria e comunque incapace di fermarsi anche contro Cagliari e Ferencvaros, battuto da una capocciata di Morata su strepitoso cross di controbalzo del colombiano. Picchi di calcio sopraffino per Cuadrado, a Kiev e Budapest per esempio, con l'unica eccezione di Roma dove il 27 settembre i giallorossi stopparono la Juve sul 2-2 e il sudamericano non fu tra i migliori, anche perché adattato da quarto di centrocampo a sinistra. Non certo il lato che predilige. E oggi?

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