In bici tra i palazzi reali di Torino

Patrimonio Unesco dal 1997, una visita alle residenze reali sabaude, bellezze del capoluogo piemontese, da fare pedalando in un itinerario dedicato

"Corona di delizie in bicicletta" è il suggestivo nome scelto per designare l'imperdibile itinerario che collega il complesso sistema di palazzi, ville e castelli voluto dalla dinastia sabauda attorno a Torino, patrimonio Unesco dal 1997, con un percorso fatto di ciclopiste, ciclostrade, greenways e strade rurali. Un anello di oltre 90 km, caratterizzato da alta sicurezza e basso livello di decibel, di cui possono godere pedalatori medi e famiglie amanti delle due ruote. Tralasciando il più urbanizzato tratto nordorientale, l'itinerario, ridotto a una sessantina di chilometri può essere diviso in due parti, dedicando una giornata alla Reggia di Venaria Reale, al Castello della Mandria e a quello di Rivoli, e l’altra a Stupinigi, Mocalieri, Castello del Valentino e Villa della Regina.

Gli 8 chilometri che separano il centro di Torino alla Venaria sono molto piacevoli e quasi tutti su pista ciclabile. Partendo dalla stazione di Porta Susa il percorso attraversa piazza Statuto, con la fontana del Traforo del Frejus e il parco Pellerina, sulle rive della Dora, per poi passare accanto allo Juventus Stadium. Il complesso di Venaria Reale, con il magnifico Salone di Diana progettato a metà del Seicento da Amedeo di Castellamonte, gli spazi solenni della Galleria Grande e della Cappella di Sant’Uberto e gli immensi volumi delle Scuderie, opere settecentesche di Filippo Juvarra, è considerato uno dei capolavori assoluti del barocco. Spettacolari anche i suoi Giardini, circondati dai boschi del Parco della Mandria, e inaugurati nel 2007 a seguito di un’imponente opera di ripristino. Comprendono il Parco Alto, dal caratteristico schema geometrico a "maglie quadrate" basato su disegni e rilievi del Settecento, con il Gran Parterre, le grandi Allee, i boschetti e il Giardino delle Rose. Il Parco Basso include invece il grande bacino d'acqua della Peschiera, il Giardino delle Sculture fluide di Giuseppe Penone, le grotte seicentesche, i resti della Fontana dell'Ercole e del Tempio di Diana, gli orti e i frutteti del Potager Royal più grande d'Italia.

Mentre una variante si addentra nel grande Parco regionale della Mandria, il percorso prosegue nel pre-parco fino centro storico di Druento e di qui a Pianezza. Pedalando lungo la ciclabile lungo la Dora Riparia, in un tratto molto suggestivo, si arriva quindi a Collegno, famosa per l'imponente complesso della Certosa Reale, poi trasformata in Regio Manicomio e, superato Grugliasco, si dirige verso Rivoli. In posizione dominante sul centro storico, l’imponente Castello è uno dei simboli della dinastia sabauda. Il complesso si compone di due strutture: il Castello vero e proprio, oggi nel suo aspetto settecentesco, e la Manica Lunga, realizzata nel '600 come Pinacoteca del Duca Carlo Emanuele I. Entrambi gli edifici sono stati recuperati e sono oggi sede di un prestigioso Museo di Arte Contemporanea. Da qui, la via più veloce per rientrare in città è corso Francia, approfittando dei controviali a priorità ciclabile, con il limite dei 20 all'ora per le auto, appena realizzati tra il confine comunale e piazza Bernini, dove ricomincia la ciclabile.

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