Us Open, Koohlof attacca: "Coronavirus? Torneo a nostro rischio"

Il tennista olandese scatena la polemica denunciando gli organizzatori della manifestazione rivelando via social una parte fondamentale dell'atto di rinuncia di responsabilità per qualsiasi danno, inclusa malattia grave o morte

TORINO - "Forse dovrei iniziare a leggere più deroghe d'ora in poi". E' la prima parte di un tweet con cui il tennista olandese Wesley Koolhof, numero 17 del ranking mondiale in doppio, attacca gli organizzatori degli Us Open rivelando via social una parte fondamentale dell'atto di rinuncia di responsabilità: "Mi assumo volontariamente la piena responsabilità per qualsiasi rischio, inclusa malattia grave o morte. Questo è un esonero di responsabilità e accetto che è valido per sempre", scrive il tennista sottolineando il punto chiave e pubblicando il documenti in cui si rivelano precauzioni, diritti e doveri.

Us Open, si scatena la polemica

L'organizzazione chiede in sostanza ai giocatori di essere consapevoli dei rischi che si corrono nel corso della pandemia, accettando di disputare il torneo in programma dal 31 agosto al 13 settembre. Contro il documento si è espresso su facebook anche Simone Vagnozzi, allenatore di Stefano Travaglia. "Far firmare un documento del genere per me è del tutto inammissibile!!! Quando ti assumi la responsabilità di organizzare un evento del genere negli Stati Uniti in questo momento sai che stai mettendo in pericolo tutti i giocatori e tutti gli accompagnatori!!! Quindi ti devi assumerti la responsabilità di proteggere tutti i partecipanti che stanno rispettando le tue regole di sicurezza da te studiate nella bolla, altro discorso vale per chi non le rispetta!!!", spiega.

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