Quanto guadagna la Juve per la qualificazione agli ottavi di Champions

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Per i bianconeri il primato di sette qualificazioni di fila: Pirlo, come Sarri, la ottiene con due turni di anticipo

TORINO - Per la settima volta consecutiva la Juventus si qualifica agli ottavi di Champions League. Entrare nel novero dei sedici migliori club d’Europa è sicuramente un passo importante, però resta soltanto il primo di una lunga cavalcata perché la Juventus vuole che diventi un’abitudine duellare con le big e spingersi sempre più in alto, come le due finali raggiunte negli ultimi cinque anni. L’ultima volta che non ce la fece correva l’anno 2013-14, c’era Antonio Conte in panchina e la nevicata di Istanbul, con l’ultima partita del girone sospesa e rigiocata il giorno dopo, promosse il Galatasaray frenando i sogni di gloria bianconeri: neppure aver centrato il record di 102 punti in campionato ripagò la squadra e la società dall’eliminazione e dalla cocente delusione. Per questo motivo il primato delle sette qualificazioni di fila certifica la crescita in termini di prestigio, di ranking, ma anche economica perché, mai come in questa stagione devastata dal Covid, i soldi dell’Uefa saranno determinanti per salvare - o per lo meno tamponare - il deficit di bilancio.

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Finora la Juventus si è assicurata 32,9 milioni del montepremi totale da 1,95 miliardi messo a disposizione dall’Uefa per la Champions League. La cifra somma i 15,3 milioni del gettone di presenza, gli 8,1 milioni per le tre vittorie fin qui ottenute (e, con due gare ancora da giocare, in palio ci sono 2,7 milioni a vittoria o 900 mila euro per il pareggio) e i 9,5 per l’accesso agli ottavi. Conquistare la finale significherebbe arricchire le casse del club di altri 38 milioni (10,5 per i quarti, 12,5 per la semifinale, 15 per la finale). A chi alza la Coppa dalle grandi orecchie viene poi assegnato un bonus da 4 milioni: la gloria calcistica si accompagna sempre a un compenso economico. [...]

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